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Virtual tour della Grande Roccia

Navigando sulla Grande Roccia

Tour virtuale immersivo sulla Roccia 1 di Naquane

 

Benvenuti a tutti i visitatori della rete!

Il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane è adagiato fra i monti, nella splendida cornice naturale della Valle Camonica, in provincia di Brescia. È stato creato nel 1955 per proteggere e mostrare l'affascinante e preziosa ricchezza del patrimonio d'arte rupestre della valle, inserito dall'UNESCO nel 1979 nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

Con le sue 104 superfici incise, è il più importante sito di arte rupestre all'aria aperta di tutta Europa. Le rocce sono spettacolari superfici di arenaria, una roccia sedimentaria costituita da granuli di sabbia pietrificatisi nel corso di 240 milioni di anni e modellata dai ghiacciai. Sono migliaia e migliaia i segni incisi dagli antichi popoli della Valle, dalla preistoria ai giorni nostri.

La roccia più importante e più conosciuta è la n. 1, detta anche Grande Roccia. È molto estesa: le sue figure sono numerosissime, poco più di duemila; non è facile trovarle e vederle tutte, né tantomeno ricordarle. Proprio per questo siamo lieti di offrire un tour virtuale a tutti coloro che intendono preparare la loro visita al Parco o ricordare quanto visto o approfondire alcuni temi.

Questa pagina può essere considerata non solo una porta d'ingresso virtuale, ma anche una chiave di lettura: ingrandendo lo schermo e muovendo mouse e rotella è possibile immergersi nella visita della Grande Roccia, godere del panorama, sorvolare la superficie incisa e ingrandirla sino a poter riconoscere anche i minimi dettagli, messi in risalto dalla migliore luce radente invernale e dai rilievi iconografici.

Vi aspettiamo al Parco di Naquane!

Giuseppe Stolfi

Soprintendente Archeologia Belle Arti

e Paesaggio di Brescia e Bergamo

 

Maria Giuseppina Ruggiero

Direttore del Parco

 

Virtual Tour della Grande Roccia

 

Approfondimento

La Grande Roccia di Naquane si presenta come una vasta superficie di arenaria permiana levigata e modellata. Si estende per 34 m di larghezza e 8 di altezza; la superficie incisa, circa 65 m2, è suddivisa in 21 settori, popolati da oltre 2mila figure.

Le figure più antiche risalgono alle fasi più recenti del Neolitico, poco meno di 6000 anni fa; la maggior parte però è stata incisa nel corso degli ultimi secoli dell'età del Bronzo (II millennio a.C.) e soprattutto (oltre l'80%) lungo la prima parte dell'età del Ferro, da 2800 a 2400 anni fa. Scene di caccia al cervo, cavalieri equilibristi, duelli con la spada, donne con le mani al cielo, granai in legno, figure di uccelli, le misteriose palette... ma anche scene di tessitura e duelli a piedi legati, a fianco di un labirinto: sono figure uniche, che non si trovano in altre parti d'Europa. Vere e proprie immagini dalla preistoria, che solo apparentemente ritraggono momenti di vita quotidiana, ma che più verosimilmente affondano le proprie radici simboliche nelle credenze e nelle tradizioni mitologiche delle popolazioni che hanno abitato la valle.

La Grande Roccia è stata scoperta all'inizio del 1932 da Giuseppe Amaracco, guida camuna, che accompagnava l'antropologo piemontese Giovanni Marro nelle sue ricerche, scoprendo così i principali complessi incisi del versante sinistro della Valle Camonica.

Nel 1957 è stata rilevata e analizzata da Emmanuel Anati, lo studioso che ha apportato un fondamentale contributo allo sviluppo della ricerca sui petroglifi camuni.

Recentemente un progetto di ricerca condotto da Andrea Arcà per le Università degli Studi di Milano e di Pisa, e sostenuto dalla ex Soprintendenza Archeologia della Lombardia, ha permesso la realizzazione di un nuovo e aggiornato rilievo iconografico. Considerando le dimensioni della roccia, lo studioso ha creato un modello di navigazione virtuale, abbinando ai rilievi iconografici una serie di visioni panoramiche a 180° e 360° che includono l'ambiente circostante.

 

Istruzioni per l'uso

Grazie all'utilizzo di fotopiani ad altissima risoluzione (la rotella del mouse attiva le funzioni di zoom) è possibile muoversi a volo d'uccello lungo la superficie, esaminando nel dettaglio tutte le figure incise.

Quella che viene presentata su questo sito è la versione demo: la navigazione fotografica è completa, mentre, per i rilievi iconografici, è limitata ai settori C, H, L, M e T della Grande Roccia. Grazie ai rilievi è possibile riconoscere e isolare tutte le scene e le figure.

Si consiglia vivamente di attivare la visione a pieno schermo, cliccando sull'icona a quattro freccette in alto al centro. Per le varie opzioni cliccare sulle icone in alto a sinistra (in alto a destra per i rilievi ove disponibili), quindi seguire le frecce o le bandierine.

In alcune configurazioni è richiesta l'attivazione di Adobe Flashplayer.

Buona navigazione!

foto, rilievi iconografici, progettazione  e realizzazione
a cura di Andrea Arcà - Università di Pisa